Lettera di candidatura
Care colleghe e cari colleghi, care studentesse e cari studenti,
mi rivolgo alla comunità della nostra Alma Mater per condividere con tutte e tutti voi la mia decisione di candidarmi al ruolo di Rettore.
È una decisione maturata dopo mesi di confronto che ora vorrei sempre più ampio e intenso, per coinvolgere ogni persona del nostro Ateneo in un progetto condiviso e lungimirante. Viviamo un periodo drammatico che rischia di renderci impossibili l’incontro e il dialogo: a maggior ragione l’incontro e il dialogo saranno le mie priorità.
Candidarsi al ruolo di Rettore significa, per me, mettersi al servizio della nostra comunità. Affronto questa sfida così impegnativa con grande entusiasmo, con senso di responsabilità, e con piena consapevolezza sia dei problemi che siamo chiamati ad affrontare, sia dei nuovi metodi che dovremo adottare per risolverli: metodi fatti di ascolto e partecipazione intensa.
L’entusiasmo mi deriva dalla consapevolezza di avere alle spalle un Ateneo solido, vivace, ricco di idee e competenze scientifiche, didattiche e professionali: un Ateneo al quale siamo tutti orgogliosi di appartenere per i valori che incarna e per il suo ruolo nel panorama nazionale e internazionale. Il senso di responsabilità mi deriva non solo dalla grave congiuntura che viviamo ma anche dalla netta percezione di un bisogno sentito da tanti di noi: quello di ripensare seriamente tutto ciò che non ci soddisfa, che complica le nostre attività e le nostre vite, che riduce le nostre potenzialità, che rende difficile sentirci parte di un impegno comune, cruciale per la società e per il futuro.
L’esperienza di ricercatore, di docente, di Direttore di Dipartimento e di Senatore Accademico mi ha fatto comprendere come sia possibile migliorare ciò che facciamo quotidianamente con tanto impegno e dedizione; i confronti di questi anni e di questi mesi mi hanno convinto che sia indispensabile imprimere al nostro lavoro una nuova impronta di dialogo continuo, difendere con più decisione i nostri ruoli, le nostre esigenze e prerogative in ogni sede e, soprattutto, promuovere e valorizzare le energie di ciascuno in un contesto dove si possa vivere e lavorare meglio, accettando le sfide di un mondo in rapido cambiamento con la consapevolezza di appartenere ad un Ateneo che ci sostiene e ci fa sentire parte di una comunità unita e coraggiosa. Una comunità di docenti, personale e studenti che esprime, con il suo lavoro quotidiano, il meglio del nostro Paese; e del nostro Paese prepara il futuro.
Gli orizzonti che si delineano di fronte a noi richiedono ampiezza di prospettiva e molta concretezza, indispensabile per correggere la rotta dove serve e per riorientare meglio energie personali e risorse. Per raggiungere questi fini, sono già molte le idee che ho maturato nel dialogo con tante e tanti fra voi, che mi ha particolarmente arricchito. Vorrei che alcune di tali idee costituissero una prima base di discussione per un dialogo esteso a tutta la comunità: le ho raccolte nel mio sito web (www.giovannimolari.it), in attesa di vostri suggerimenti, critiche e proposte.
E perché il nostro dialogo sia reale, ampio, immediato e contribuisca davvero alla definizione di un progetto e di un programma condivisi, trovo doveroso invitarvi subito ad incontri e confronti pubblici di cui vi propongo il calendario, pensato per venire incontro alle esigenze di tutte e tutti voi, nelle vostre rispettive aree e ruoli. Naturalmente sarò sempre a disposizione per confrontarmi con singoli, gruppi e strutture.
Il progetto che nascerà da questi incontri sarà per me più che un programma: sarà un patto con voi, nato dal nostro autentico dialogo, rispondente alle nostre vere esigenze, all’altezza dei nostri migliori obiettivi.
Sono certo che sapremo fare dei prossimi mesi una grande occasione per conoscerci reciprocamente, riflettere collettivamente, confrontare le diverse proposte di chi si candida a guidare l’Alma Mater, per il bene del nostro grande Ateneo pubblico, laico, pluralista, delle sue studentesse e dei suoi studenti e della società tutta.
Vi ringrazio dell’attenzione che avete voluto dedicarmi, e spero di potervi incontrare al più presto.
Un caro saluto a tutte e tutti.
Giovanni Molari